lunedì 14 luglio 2014

Partenza lungo la Route 66


Dopo due giorni a Chicago partiamo per la Route 66, la prima ad essere costruita tra l'est e l'ovest e definita la “madre di tutte le strade” da Jhon Steinbech. Inaugurata nel 1926, è  lunga quasi 4.000 km, comincia a Chicago e termina a Los Angeles attraversando ben otto stati.
 
Arriviamo al noleggio dell'Alamo in ritardo per colpa di un enorme acquazzone che ha allagato la città. Per fortuna non ci sono problemi nella prenotazione fatta online il giorno prima della partenza dall’Italia. Per risparmiare un po’ di soldi avevamo prenotato con la www.alamo.it, invece del sito ufficiale americano www.alamo.com.  Rifiutiamo una ulteriore assicurazione che ci verrebbe a prendere anche nel caso ci perdessimo sulla Luna e il navigatore ( a pagamento). Partiamo con la nostra jeep Compass quasi nuova. L’auto economica che avevamo richiesto non era disponibile. All'inizio la jeep ci sembra enorme, con tanto di cambio automatico e cruiser per mantenere costante la velocità nelle lunghe e vuote strade americane, ma ci abituiamo subito e siamo contenti di averla.

Usciamo dalla città abbastanza facilmente. In molti tratti la vecchia Route 66 è stata sostituita da veloci superstrade a due corsie. Il gioco consiste nel cercare la vecchia strada e non farsi attrarre dalla comodità di quella nuova, che le corre spesso a fianco. 

La strada che attraversa l’Illinois è diritta e pianeggiante con coltivazioni di granturco che si estendono a vista d’occhio. Ci sono lunghissimi tratti in cui non si vedono abitazioni, semplicemente una lingua d’asfalto che penetra nel verde, strano per noi italiani che siamo abituati ad un continuo susseguirsi di paesi e di case lungo le strade. Non avendo il navigatore chiediamo spesso informazioni alle persone che ci rispondono sempre gentilmente, il problema è trovarli, visto che non si vede mai nessuno in giro.

Lungo la strada si visitano vecchie pompe di benzina e tanti piccoli musei, dove i volontari del paese hanno raccolto qualsiasi cosa abbia un legame con la vecchia Route 66 e con quei tempi: dentro si può trovare qualsiasi oggetto relativo alla vita quotidiana degli anni ’60 e ’70.

La prima sera arriviamo a Springfield (Illinois). Attratti dall’enorme baule della nostra jeep, abbassiamo i sedili posteriori e ci dormiamo dentro. Per non essere isolati scegliamo un parcheggio del Mc Donald’s aperto 24 ore e con i vetri posteriori oscurati abbiamo una certa intimità durante la notte.
Siamo stati così bene la prima notte nell’auto che decidiamo di passarci anche la seconda, ma questa volta scegliamo il parcheggio di un hotel, ben meno rumoroso. Siamo a Rolla nel Missuri, dopo aver percorso 700 km in due giorni lungo la mitica Route 66.










Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.