giovedì 7 agosto 2014

Fuga a Las Vegas



Quando ci svegliamo nella Death Valley il cielo è ancora coperto, decidiamo così di andare a Las Vegas e tornare in serata. Arriviamo in città verso le 13. Lungo la via principale, un pò prima che inizino i casinò, ci fermiamo al Golden e Silver Pawn Shop, un negozio diventato famoso anche in Italia per la serie televisiva Affari di Famiglia i cui simpatici proprietari raccontano la storia degli oggetti che vendono. Non abbiamo mai visto la trasmissione, il suggerimento ci è stato dato da due nostri cari amici romani: Rosanna ed Enzo. C’è una coda lunghissima per entrare.
 
La parte turistica di Las Vegas, quella dei casinò, è composta da un’unica via lunga sei chilometri, chiamata la “Strip” e disseminata delle costruzioni più strane che la fantasia possa concepire. Dentro ognuna di queste ci sono hotel e sale da gioco a perdita d’occhio. Potremmo definirlo un monumento allo sperpero e all’esagerazione, che attira comunque 37 milioni di turisti all’anno, una media di 100 mila al giorno!

Parcheggiamo l’auto gratuitamente all’hotel-casinò Circus Circus (qui tutti gli hotel sono anche dei casinò) e seguiamo la via. Incontriamo subito l’Encore e il Wynn Las Vegas che dominano lo skyline della città, solo la collina artificiale che collega questi due casinò è costata 130 milioni di dollari.

Lo stupore e le sorprese si susseguono, soprattutto quando si accendono le insegne al neon: un mondo fantastico caratterizzato da design e architetture incredibili, come la piramide e la sfinge dell’hotel Luxor, l’Aladdin hotel a tema orientale, New York New York con la riproduzione della statua della libertà, Il Paris con una copia della torre Eiffel grande la metà dell’originale e costata 760 milioni di dollari, le statue romane al Caesar Palace e molto altro. Quello che comunque ci ha stupiti di più è stato il Venetian, uno degli alberghi più lussuosi al mondo, con finti canali e gondole che attraversano la zona dei negozi.

Di tutto questo forse salveremmo le fontane a ritmo di musica del Bellagio che ogni ora eseguono una “danza” diversa. Un po’ meno poetica, ma sicuramente d’effetto, la finta battaglia tra pirati al Treasure Island, con esplosioni e palle di fuoco che si elevano al cielo. Tanto per concludere con le esagerazioni, alla fine della Strip c’è l’hotel MGM, il più grande degli Stati Uniti con le sue 5.000 camere.

Il Nevada, oltre ad essere il primo stato a legalizzare il gioco d’azzardo, è anche quello in cui è più facile sposarsi. Non servono molti documenti e neppure gli esami del sangue richiesti in atri stati. Per questo la città pullula di Wedding Chapel in cui è possibile sposarsi in qualsiasi ora del giorno o della notte. Praticamente ogni hotel ha una sua Wedding Chapel.

Verso le dieci di sera ripartiamo per la Death Valley. Dopo tutta questa confusione il deserto diventa una necessità.


 
I personaggi della serie televisiva "Affari di famiglia"

 La fila per trovarli nel negozio Gold & Silver Prawn..
e chiedere un autografo per il nostro amico

La Parigi di Las Vegas

Stravaganza nella Strip

Riproduzione di Manattan per la facciata dell'albergo New York New York

All'interno dell'albergo Luxor c'è anche 
una copia della tomba di Tutankhamon

Vista notturna della Strip



 
Slot machine a perdita d'occhio

Il Venetian è uno degli alberghi più lussuosi del mondo


A Las Vegas è molto facile sposarsi e si celebrano
 matrimoni a qualsiasi ora del giorno e della notte

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.