ESTATE
2014 AMERICA partenza 9 luglio ritorno 22 agosto
9
luglio: volo Alitalia MILANO – NEW YORK
10-11
luglio: CHICAGO
Arriviamo a Chicago alle 8 del giorno 10 luglio. Iniziamo
a girare la ‘Wind City’.
12 luglio: CHICAGO – SPRINGFIELD – ST LOUIS Km479
Noleggio auto. Percorriamo
la Route 66, tracciata nel 1926 fu il primo collegamento tra Chicago e Los
Angeles. La storica strada definita ‘mother road’ da John Steinbech è stata cantata anche da musicisti blues e
jazz.Lasciamo Chicago dopo la foto di rito al cartello “begin” della famosa
Route e nel tragitto verso Springfield ci fermiamo a Dwight per vedere una pompa Texaco d’epoca; a Pontiac per i murales e il museo della Route 66; al Funk’sgrove altro posto storico con
fattoria del XIX secolo che produce sciroppo d’acero; ad Atlanta per vedere il Palms Grill Caffè e sentirsi ai tempi di
Happy days. Arriviamo a Springfield
capitale dell’Illinois che divenne celebre come residenza del XVI presidente
degli Stati Uniti Abraham Lincoln. Visitiamo la Lincoln Home e l’Oak Ridge
Cemetery; il Shea’s Gas Station Museum con pompe della benzina e cartelli della
Route. Nella zona sud della città visitiamo la rinomata tavola calda della
Route 66 il Cozy Dog Drive-in che vanta l’invenzione del “corndog” (wurstel
passato nella farina di mais e fritto). Prima di lasciare l’Illinois vediamo il
ponte costruito sul Missisipi nel 1929: l’Old Chain of Rocks Bridge (I-270
uscita 3). Arrivo a St. Louis una delle più vecchie città americane. Simbolo
della città è il Gateway Arch ancora più spettacolare ammirato dal vivo.
13 luglio: ST LOUIS – SPRINGFIELD
(Missuri) – BRANSON Km400
Non lasciamo St Louis senza aver fatto una scorpacciata
di frozen custard, una sorta di gelato cremoso presso lo storico locale Ted
Drewes. Seguiamo la I-44 verso ovest (uscita 266) fino al Route 66 State Park
per il museo ricavato all’interno di una roadhouse del 1935. Procediamo fino
alle MeramecCavern (19.59$ a testa) le famose caverne rifugio del pistolero
Jesse James. Visitiamo ancora il Route 66 Museum Research Center presso la biblioteca di
Lebanon che espone alcuni cimeli del presente e del passato. Ci fermiamo a Springfield e con cartina alla mano
degli "historic site"cerchiamo tutti i punti di interesse relativi
alla Route 66: il RestHaven Court, il primo hotel che a partire dal 1947 ha
ospitato i viaggiatori lungo la Route 66 ormai ridotto in uno stato di
abbandono, il Woodruff Building, il primo grattacielo costruito dal fondatore
della Route 66, il GilliozTheatre, l'OldCalaboose e il Danny's Service Center
per la sua originale insegna al neon. Arrivo a Branson in quella che molti
considerano la capitale della musica country.
14 luglio: BRANSON –
CARTHAGE – OKLAHOMA CITY – CLINTON Km650
Ci dirigiamo a Carthage, una cittadina che risale
all'epoca della Guerra di Secessione, per ammirare la bellissima Court house
situata nella piazza del centro cittadino. Passiamo la cittadina di Galena e ci fermiamo a Riverton
all'emporio EislerBrothersOld Riverton Store, un bellissimo edificio in mattoni
rossi del 1925, tutt'ora in funzione e come tutti gli empori in grado di
vendere qualsiasi cosa. Oltrepassiamo
il confine con il Kansas, stato spesso flagellato dai tornado e lo percorriamo
per soli 21 km. Ammiriamo le praterie del Kansas che si fondono con quelle dell’Oklahoma
e sulla Route le vecchie pompe di benzina. Si arriva così a Miami poi Vinita
con il suo Clanton’s, locale che risale al 1928. Proseguendo per altri 48 km si
arriva a Foyil da cui vale la pena fare una deviazione (7km) sulla Hwy28A fino
alle enormi e coloratissime sculture di cemento del Totem Pole Park.
Successivamente, vicino alla cittadina portuale di Catoosa, poco prima di Tulsa, si può ammirare una delle attrazioni
più fotografate della Route 66, la Blue Whale lunga quasi 25 metri. La strada
rurale da Tulsa a Oklahoma City è uno dei tratti più lunghi ancora esistenti
della ‘Mother Road’ (177km). Ad Oklahoma
in particolare ci fermiamo a visitare il Memorial Museum. Proseguiamo fino a Weatherford alle porte di Clinton.
15
luglio: CLINTON – ELK
CITY – AMARILLO – SANTA FE km725
Visitiamo l’accurato Route 66 Museum di Clinton, con una delle migliori
collezioni di ricordi della Route. Ancora a 48km più a ovest, a Elk City, il National Route 66 Museum
ha altri interessanti oggetti in mostra. Facciamo un giro a McLean per vedere i murales relativi
alla Route 66 e ancora il Devil’s Rope Museum. . Poco prima di Amarillo ci
fermiamo a Conway dove per imitare
il Cadillach Ranch, i proprietari di un chiosco di souvenir hanno piantato nel
terreno in posizione capovolta 5 maggiolini Volkswagen in quello che viene
soprannominato Bug Ranch, liberamente accessibile dal lato sud della strada
d'accesso I-40 in direzione est. Arriviamo ad Amarillo, passeggiamo in downtown nota come San Jacinto District,
che conserva ancora gli originali negozi dalle facciate anni ’20. Istituzione
della città è il Big Texan Steak Ranch dove servono bistecche da 2Kg. Subito
dopo Amarillo ci fermiamo al Cadillac
Ranch per vedere l’installazione artistica a lato della strada composta da
10 Cadillac piantate a muso in giù nel terreno. Ripartiamo alla volta di Vega dove troviamo il bel restaurato
distributore di benzina Magnolia e il Dot's Mini-Museum, creato dal signor Dot,
che ha raccolto negli anni tantissimi cimeli sulla storia della route e dove
c'è un’ insegna che segnala la fine della Route 66 nel suo percorso prima del
1950. Arriviamo ad Adrian, tappa
fondamentale del viaggio in quanto siamo a Midpoint, cioè siamo a metà strada
tra Chicago e Los Angeles: il cartello infatti riporta "Midpoint 1139
miglia da Chicago e 1139 miglia da Los Angeles". Entriamo a visitare il
locale, ovviamente in stile anni ‘60 e ne approfittiamo per bere un caffè.
Proseguiamo per Tucumcari, piccola
cittadina con le classiche insegne al neon e un sacco di motel caratteristici
lungo il ciglio della strada tipo il Blue Swallow Motel del 1936. Raggiungiamo Santa Fè. La lunga storia e la bella
architettura di questa città l’hanno resa una delle mete più frequentate del
paese. E’rinomata per le costruzioni di mattoni cotti, le gallerie d’arte e il
museo.
SANTA FE’ e i pueblos Nei dintorni (45km nord) si trova Chimayo la
‘Lourdes d’America’ uno dei luoghi
culturalmente più importanti del New Mexico. Durante la Settimana Santa circa
30.000 persone arrivano a piedi a Chimayo da Santa Fe, Albuquerque e da più
lontano ancora in quello che è il più importante pellegrinaggio cattolico degli
Stati Uniti. A Nord di Santa Fe si estende il cuore della terra dei pueblos, in
particolare Taos Pueblo costruito nel 1450 d.C. Si tratta del pueblo su diversi
livelli più grande degli Stati Uniti e una delle testimonianze meglio
conservate delle tradizionali costruzioni in adobe.
16
luglio: SANTA FE – ALBURQUERQUE – ACOMA PUEBLO - GALLUP Km320
Ad Alburquerque case
secolari in adobe punteggiano la vivacissima Old Town, tra i bei edifici spicca
San Felipe de Neri Church. Visitiamo Acoma Pueblo uno dei più antichi
insediamenti ininterrottamente abitati di tutto il Nord America. L’incredibile
bellezza della mesa le è valso il soprannome di ‘Sky City’. Arriviamo a Gallup
dove si trova il famoso El Rancho Hotel che ha ospitato molti celebri attori
degli anni ’40 e ’50.
17
luglio: GALLUP – PETRIFIED FOREST – CANYON DE CHELLY
La nostra prima tappa di oggi è il parco naturale della
foresta pietrificata. È un tragitto che si snoda lungo 28 miglia dove si
incrociano paesaggi eccezionali. Il celebre Painted Desert percorre l’intera lunghezza della foresta con
vallate di dune dai colori accesissimi. La Petrified Forest contiene i più grandi alberi pietrificati del
mondo, enormi piante di sequoia coperte da un’eruzione vulcanica diversi
milioni di anni fa. Arriviamo a Holbrook
e ci dirigiamo verso il Canyon de Chelly
dove è possibile pernottare. Il Canyon è ricco di diramazioni e ospita diversi
splendidi siti dei Pueblo ancestrali dal valore storico per i navajo, tra cui
antiche abitazioni rupestri. Percorriamo il South Rim Drive per ammirare alcuni
punti panoramici come il Tsegi Overlook dalla cui grande curva si gode di un
panorama di tutto il canyon e lo Spider Rock Overlook da cui si vede la roccia
alta più di 245m. Le escursioni a piedi possono essere fatte solo con le guide
navajo.
18 luglio: CANYON DE CHELLY – HOLBROOK – FLAGSTAFF –
METEOR CRATER – WILLIAMS Km200
Torniamo a Holbrook, fondata nel 1882 è un altro punto di
riferimento della Route 66 celebre per Wigwam Village, un motel dove si può
soggiornare in camere simili a teepee indiani. La Route 66 è lunga 3941 km tra
Chicago e Los Angeles, in Arizona attraversa tanta landa desolata e in questo
Stato percorriamo anche il tratto più lungo rimasto della strada originale. Flagstaff ospita il celebre ristorante
Museum Club, costruito in legno nel 1931. E’ un locale notturno prediletto dai
musicisti country. Vicino Flagstaff visitiamo il Meteor Crater una delle attrazioni kitsch della Route 66, un
cratere profondo 167,6m con un diametro di circa 1,5km. Da Flagstaff
proseguiamo per Williams.
Immediatamente a sud di Flagstaff, la Hwy 89A serpeggia
attraverso l’Oak Creek Canyon per arrivare a Sedona città celebre per lo stile
di vita New Age. Una bella escursione è quella lungo la Red Rock Loop Road.
Lunga solo 11 km la strada accede al Crescent Moon Ranch presso Red Rock
Crossing in cui si può guadare l’Oak Creek che compare in molti film.
19 luglio: WILLIAMS –
SELIGMAN - OATMAN – BARSTOW – arrivo
a LOS ANGELES Km700
Williams
è
celebre per i numerosi ristoranti e motel nostalgici. Il Twisters Cafè noto
anche come ‘Route 66 Place’ è gremito di oggetti originali anni Cinquanta. Seligman ospita negozi e ristoranti
della Route 66. Qui, tra le Upland mountains dell’Arizona, la strada attraversa
paesaggi che evocano i tempi dei pionieri del West. Oatmanè un’ex cittadina mineraria. Oggi la sua storica via
principale è fiancheggiata da edifici e passerelle del XIX secolo, dove spesso
vengono inscenati scontri a fuoco. Entriamo in California, Barstow Victorville e arriviamo a Los Angeles dove a Santa Monica finisce
la Ruote 66.
Prima di arrivare a Barstow siamo nella zona del Deserto
del Mojave arido per la maggior parte dell’anno. A sud di Amboy si trova il
Joshua National Park dove vive il Joshua tree così chiamato perché i suoi rami
ricordano le braccia levate del profeta Giosuè; a nord si trova invece il Mojave National Preserve che con le sue
dune di sabbia ’sonora’, coni di cenere vulcanica e la più grande foresta del
mondo di Joshua tree.
20-21-22
luglio: LOS ANGELES
Trascorriamo qualche giorno in questa città girando la
downtown cuore storico di LA iniziando dalle sue radici a El Pueblo de Los
Angeles. Esploriamo l’area del Civic Center con la sua City Hall e il suo nuovo
edificio simbolo, il Caltrans Building. Con questo progetto futuristico Thom
Mayne, architetto di Santa Monica, si aggiudicò il Pritzker Prize nel 2005.
Visitiamo la cattedrale e poi gireremo tra le strade di Hollywood. Le più belle
spiagge di LA sono: El Matador, Zuma, Malibu Lagoon/Surfrider, Santa Monica e
la più originale Venice.
23 luglio: LOS ANGELES – ORANGE COUNTRY ( Laguna Beach
– San Diego)– LOS ANGELES
A sud di Los Angeles Laguna
Beach è la cittadina di mare più colta e affascinante della Orange Country,
dove le spiagge appartate, le onde trasparenti e le collinette ammantate di eucalipti
creano un’atmosfera da Costa Azzurra. Arriviamo alle spiagge di San Diego.
24
luglio: LOS ANGELES e la PACIFIC COAST HIGHWAY (Malibù, Santa Barbara, Cambria)
Raggiungiamo San Francisco attraverso la Hwy1 che scorre
lungo la costa. E’ stata nominata nel 1966 prima autostrada panoramica della
California. La parte più bella è quella che passa per Big Sur. Ci fermiamo alla
spiaggia di Malibù e visitiamo poi
152 km da LA, Santa Barbara con i
suoi edifici a stucco con tetti di tegole rosse, missioni spagnole e
un’atmosfera mediterranea. Sulla costa interessante è la visita di Cambria con la sua incantevole
Moonstone Beach.
25 luglio: PACIFIC COAST HIGHWAY Hearst Castle,
Carmel, 17-mile drive, Monterey arrivo a SAN FRANCISCO
16 km a nord di Cambria l’Hearst Castle sorge su
un’altura ed è uno dei monumenti alla ricchezza e all’ambizione più famosi di
tutta la California. Percorriamo la Hwy1 con un percorso dai panorami
mozzafiato dove nel Big Sur, il mare incontra il cielo. Ci fermiamo a Carmel-by-the-sea fondata come località
balneare intorno al 1880 e frequentata da artisti bohèmien. Da qui prendiamo lo
spettacolare percorso panoramico del 17-Mile
Drive che collega Carmel a Pacific Grove dove ogni curva della strada
rivela una vista da cartolina, specialmente quando sbocciano fiori selvatici.
L’ingresso è controllato dalla Pebble Beach Company (10$). Usando una mappa che
riceviamo all’ingresso troviamo i punti più importanti dove fermarci lungo il
tragitto. Arrivo a Monterey.
L’esperienza più affascinante che Monterey possa offrire è una visita
all’enorme acquario costruito sul sito di quello che in passato era il più
grande impianto di inscatolamento di sardine. 152 km di strada e arriviamo a San Francisco.
26-27-28
luglio: SAN FRANCISCO
Cercheremo i punti strategici da cui ammirare un
indimenticabile panorama sul Golden Gate Bridge sdraiati nel Crissy Field, in
cima allo Sterling Park o sulla Baker Beach. Vedremo le migliori gallerie
d’arte all’aperto sui vicoli ricoperti di murales di Chinatown e di Mission.
Vivremo la più gustosa istituzione cittadina: il Ferry Building. Cercheremo gli
scorci più sorprendenti quelli che si possono ammirare raggiungendo la cima di
Telegraph Hill, Russian Hill e Nob Hill attraverso scale fiancheggiate da
giardini nascosti e vicoli letterari. Dalla baia vedremo l’isola dove si trova
il primo carcere militare del paese: Alcatraz.
29
luglio: SAN FRANCISCO – YOSEMITE NP
Sono 4 ore di macchina per arrivare allo Yosemite. Ci
fermiamo a El Portal comoda base di partenza per la visita al Parco. Qui
cercheremo una sistemazione nell’economico campeggio. La Yosemite Valley è
attraversata dal Mercedes River e incorniciata da maestosi picchi granitici: El Capitan, uno dei più grandi monoliti
esistenti al mondo e lo Half Dome
dall’inconfondibile cocuzzolo arrotondato. Un bel panorama dei monoliti si gode
da Valley View e per scattare le
classiche ‘belle fotografie’ risaliamo la Hwy 41 fino a Tunnel View. Stagliandosi maestosamente 960 m sopra il fondo valle,
il Glacier Point (2200m) offre uno
degli scorci panoramici più imponenti del parco con la vista sul Tenaya Canyon
di origine glaciale mentre più in basso si vedono le Vernal e le Navada Falls.
Glacier Point è raggiungibile in circa un’ora di macchina dalla Yosemite
Valley.
30
luglio: YOSEMITE NP – SEQUOIA NP
Sono 5 ore di macchina per arrivare al Sequoia NP dove si
vedono le sequoie giganti che crescono unicamente sul versante occidentale
della Sierra e abbondano soprattutto nei parchi nazionali Sequoia, King e
Yosemite. Questi alberi possono raggiungere l’altezza di 90m e un diametro di
12 m. Lungo la Generals Hwy è possibile il campeggio libero intorno al Giant
Sequoia National Monument. La Giant
Forest è sicuramente la principale attrazione dei due parchi gemelli
(Sequoia e King). Il maestoso General
Sherman Tree è il più grande albero vivente sulla terra in termini di
volume, svetta verso il cielo all’altezza di 82,5m. Saliamo la ripida scalinata
di circa 400m che conduce al Moro Rock
per un panorama a 360 della Great Western Divide. La strada (50Km) che collega Grant Grove e Cedar Grove è considerata una delle più spettacolari della
California. Simile a una corsa sulle montagne russe, il tracciato si snoda
lungo il Converse Basin Grove, un
tempo il più grande bosco di sequoie al mondo.
31
luglio: SEQUOIA NP – DEATH VALLEY
Arriviamo nella zona della Death Valley. In un parco
nazionale pieno di curiosità naturali, il posto più strano è probabilmente Badwater che, a 84,6m sotto il livello
del mare, è ufficialmente il punto più basso dell’emisfero occidentale. In
questa zona c’è una distesa di acqua mineralizzata e salata in costante
evaporazione. Badwater si trova 25 minuti di automobile da Furnace Creek. In questo parco vedremo il Devil’s Golf Course un’area piena di blocchi di sale
cristallizzato, faremo il percorso panoramico Artists Drive e l’Artists
Palette, una serie di variopinti minerali e ceneri vulcaniche. Il Dante’s View (1642m) è un punto
panoramico su una zona ce ricorda l’inferno dantesco, particolarmente
spettacolare al tramonto quando i calanchi si tingono di meravigliose
sfumature. Altro punto panoramico è il Zabriskie
Point dove è possibile scendere anche lungo i calanchi erosi. Belle da
vedere sono anche le dune di sabbia di Mesquite
Flat, che ricordano il Sahara.
1
agosto: DEATH VALLEY – LAS VEGAS
Raggiungiamo Las Vegas la città del gioco, dove il tempo
si annulla nell’atmosfera notturna lungo la incredibile Strip nel carosello di
luci ed insegne e dentro i suoi casinò.
2 agosto: LAS VEGAS– ZION NP – BRYCE CANYON NP
Viaggiamo verso lo Utha per arrivare allo Zion NP
scavato dalla forza delle acque del fiume Virgin e poi ampliato,
scolpito e rimodellato dal vento, dalla pioggia e dal ghiaccio. Percorreremo la
strada più famosa del parco la Zion
Canyon Scenic Dr. Faremo un’escursione all’ Observation Point. Una serie di profondi anfiteatri naturali e
formazioni rocciose color rosso, dette “hoodoo” costituiscono il tratto
distintivo del Bryce Canyon che
raggiunge un’altezza elevata di 2400-2700m. Per godere delle ampie vedute sulle
vette color rosa, arancio e rosso percorriamo la Rim Road Scenic Drive una strada senza sbocchi di 29km che partendo
da un’altitudine di 2438 m segue il margine superiore del canyon toccando
diversi splendidi punti panoramici tra cui l’imperdibile Inspiration Point da cui si ha la miglior veduta del Bryce Amphitheater. Seguiamo il Navajo Loop un sentiero di 2km che scende a zigzag lungo la falesia
per 150m o il Queen’s Garden Trail.
3 agosto: BRYCE CANYON NP – LAKE POWELL – PAGE –
ANTELOPE CANYON – GRAN CANYON
Procediamo verso sud in uno scenario di montagne per
arrivare a Lake Powell e alla diga
di Glen fra grandi contrasti di
colori il blu intenso dell’acqua e del cielo in un panorama di rocce ocra. Da Page visitiamo l’Antelope Canyon straordinarie lamine di arenaria dalle sinuose
curvature in una profonda ‘fessura’ del canyon. Ci avviciniamo al Gran Canyon.
4
agosto: GRAN CANYON
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità il Gran Canyon è uno dei simboli più
celebri del Sud-ovest ed è tra le più incredibili meraviglie naturali del
mondo. Il parco ha due ingressi principali, sul North e South Rim del canyon.
Le due strade principali, Hermit Road
e Desert View Drive, accessibili
entrambe dall’ingresso sud, dominano il canyon. Godremo della vista dallo Hopi
Point, uno dei punti panoramici più spettacolari perché più sporgente della Hermit
Rd. Qui la vista spazia sugli altopiani sovrapposti del canyon e sul fiume1,5km
più giù; è un angolo anche da cui ammirare un bel tramonto. Nel tardo
pomeriggio scendiamo lungo l’epica strada (40km) che tocca alcuni dei punti
panoramici più significativi del parco come il Mather Point e il Pipe Creek
Vista. Ammireremo il tramonto al Lipan
Point una delle ultime piattaforme panoramiche punto ideale per vedere i
raggi del sole che inondano le pareti del canyon. Faremo un po’ di
escursionismo al Bright Angel Trail,
oppure al Rim Trail.
5
agosto: GRAN CANYON - MONUMENT VALLEY – FOUR STATE CORNER – MESA VERDE NP
Dalla spettacolare autostrada 163, che varca i confini di
Utha e Arizona, si possono ammirare le famose colline e le mesas della Monument Valley. Le antichissime rocce
che emergono da un deserto apparentemente sconfinato, sono diventate il simbolo
dell’ovest americano, sfondo per un infinito numero di film e programmi
televisivi. Ci dirigiamo verso Mexican
Hut e Mexican Waters al Four State Corner, dove si riuniscono
Arizona, New Mexico, Utha e Colorado raggiungendo così la cittadina di Cortez e il Mesa Verde NP. Il Mesa Verde è nascosto nelle profondità del canyon
e conta 500 affascinanti insediamenti delle popolazioni indigene Pueblo abbandonati
nel 1300. Le abitazioni vanno da piccole case alle 200 stanze del Cliff Palace e sono uno dei più
importanti documenti archeologici della nazione. Per conto proprio si possono
visitare diverse strutture come le ben conservate Spruce Tree House e Square
Tower House che è la rovina più
alta del parco.
6
agosto: CORTEZ (MESA VERDE NP) – CANYONALD – ARCHES NP
Canyoland è
un territorio solcato da immensi fenomeni geologici spettacolari che culminano
nell’indimenticabile Dead Horse Point.
Island in the Sky è un settore del
parco facilmente raggiungibile in auto e vanta panorami meravigliosi. Dal Grandview Overlook si ha una vista sui
canyon dei fiumi Green e Colorado. L’Arches
NP vanta la più alta concentrazione di archi naturali di pietra dell’intero
pianeta. La strada principale del parco porta il suo stesso nome, e vi si
ammassano torreggianti pareti di pietra, formazioni arrotondate, lame di
arenaria, archi e ‘finestre’ di roccia rossa. La formazione rocciosa più famosa
dello Utha è il Delicate Arch, un
arco di arenaria di quasi 16m.
7 agosto: ARCHES NP – DINOSAUR NATIONAL MONUMENT
(VERNAL) – SALT LAKE CITY
Risalendo verso nord visitiamo il Dinosaur National Monument, con il più importante concentramento di
fossili del mondo. Arrivo a Salt Lake City.
8 agosto: SALT LAKE CITY – JACKSON – GRAN TETON NP
–YELLOWSTONE NP KM586
Jackson si
trova all’ingresso più a sud dei parchi nazionali Gran Teton e Yellowstone.
Attraversiamo bellissimi panorami fatti di picchi verticali che si specchiano
in una serie di laghi di origine glaciale e arriviamo ai geyser dello
Yellowstone.
9-10
agosto: YELLOWSTONE NP
Tra le grandi meraviglie del mondo c’è sicuramente questo
parco, il più antico degli Stati Uniti. E’ composto prevalentemente da un
altopiano vulcanico in cui si trovano più di 10.000 sorgenti di acqua calda e
geyser, più della metà di quelle esistenti al mondo. I 3000 bisonti dello
Yellowstone sono la mandria più numerosa del mondo, nel parco anche gli orsi
sono numerosi. L’orso nero è il più diffuso, ma ci sono anche più di 200
grizzly. Visiteremo la Mammoth Hot
Springs dove centinaia di sorgenti geotermiche formando pozze colorate di
acqua calda e ricca di minerali, i quali creano formazioni di travertino sulle
terrazze di roccia. Simbolo del parco è l’Old Faithful Geyser il cui nome è
dovuto al suo ciclo di eruzione della durata di 90 minuti. Il suo getto di
vapore alto tra i 36 e 55m dura dai 2 ai 5 minuti. Nei pressi dell’ Old
Faithful vedremo la Grand Prismatic Spring, ampia 113m si trova. Questa
sorgente calda colore dell’arcobaleno lungo la sponda del fiume Firebole è una
delle più grandi del mondo. Non mancheremo di vedere il Gran Canyon dove
gettandosi per 152m in due cascate –Upper e Lower Falls – il fiume Yellowstone
ha scavato questo canyon lungo 32km nella riolite rossa e arancione ricca di
minerali. Non ci perderemo il tramonto sul Yellowstone Lake uno dei laghi
alpini più grandi del mondo.
11
agosto: YELLOWSTONE – CUSTER
Entriamo nel ‘Middle America’ la regione delle grandi
pianure. Si tratta di un’area in prevalenza agricola, fatta di piccole
cittadine rurali, grandi spazi aperti e orizzonti sconfinati. Entriamo nello
stato di South Dakota.
12
agosto: CUSTER – BLACK HILL (Crazy Horse Memorial - Mt Rushmore)
Le Black Hill
sono la principale attrazione del South Dakota. Queste maestose colline erano
un misterioso luogo sacro in cui si ritiravano i Nativi americani per cercare
consiglio e guida da parte del Grande Spirito. Visitiamo Crazy Horse Memorial, quando verrà completata la statua del grande
guerriero Sioux cavallo Pazzo sarà la scultura più grande del mondo. Per ora è
stato completato solo il volto alto come nove piani di una casa. Il Mount
Rushmore è uno dei simboli dell’America fin dal suo completamento nel 1941,
questa gigantesca scultura raffigura i presidenti George Washington, Thomas
Jefferson, Abraham Lincoln e Theodore Roosevelt e richiese 14 anni di lavoro.
13
agosto: CUSTER – SIOUX CITY
Viaggio verso Chicago
14
agosto: SIOUX CITY – CHICAGO
Ritorno nella terza città degli Stati Uniti per popolazione
e nota per la sua architettura innovativa.
15
agosto: CHICAGO
Consegnamo la macchina.
16
agosto: CHICAGO – bus per NIAGARA FALLS
Il bus per le famose cascate del Niagara parte da Chicago
a mezzogiorno e arriva il giorno dopo a Buffalo.
17
agosto: NIAGARA FALLS – bus notturno per NY
Le tre cascate del Niagara precipitano per quasi 61m in
una gola di roccia. Iniziamo la nostra visita dal Niagara Falls State Park dove i 73m della Prospect Point Observation Tower offrono un panorama spettacolare
delle cascate. Il ponte pedonale Rainbow
Bridge offre un passaggio rapido dal centro di Niagara Falls al lato
canadese che per conformazione naturale offre la possibilità di godere di
panorami più spettacolari. A sera abbiamo un altro bus che ci porta a New York
City (arrivo previsto: 7.30 del 18 agosto)
18-19-20
-21 agosto: NEW YORK
Gireremo la Grande Mela. Il 21 luglio ritorno in Italia.
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