Quando ci svegliamo nella Death Valley il cielo è ancora
coperto, decidiamo così di andare a Las Vegas e tornare in serata. Arriviamo in
città verso le 13. Lungo la via principale, un pò prima che inizino i casinò, ci
fermiamo al Golden e Silver Pawn Shop,
un negozio diventato famoso anche in Italia per la serie televisiva Affari di
Famiglia i cui simpatici proprietari raccontano la storia degli oggetti che
vendono. Non abbiamo mai visto la trasmissione, il suggerimento ci è stato dato
da due nostri cari amici romani: Rosanna ed Enzo. C’è una coda lunghissima per
entrare.
La parte turistica di Las Vegas, quella dei casinò, è
composta da un’unica via lunga sei chilometri, chiamata la “Strip” e
disseminata delle costruzioni più strane che la fantasia possa concepire.
Dentro ognuna di queste ci sono hotel e sale da gioco a perdita d’occhio. Potremmo
definirlo un monumento allo sperpero e all’esagerazione, che attira comunque 37
milioni di turisti all’anno, una media di 100 mila al giorno!
Parcheggiamo l’auto gratuitamente all’hotel-casinò Circus
Circus (qui tutti gli hotel sono anche dei casinò) e seguiamo la via.
Incontriamo subito l’Encore e il Wynn Las Vegas che dominano lo skyline della
città, solo la collina artificiale che collega questi due casinò è costata 130
milioni di dollari.
Lo stupore e le sorprese si susseguono, soprattutto
quando si accendono le insegne al neon: un mondo fantastico caratterizzato da
design e architetture incredibili, come la piramide e la sfinge dell’hotel
Luxor, l’Aladdin hotel a tema orientale, New York New York con la riproduzione
della statua della libertà, Il Paris con una copia della torre Eiffel grande la
metà dell’originale e costata 760 milioni di dollari, le statue romane al
Caesar Palace e molto altro. Quello che comunque ci ha stupiti di più è stato
il Venetian, uno degli alberghi più lussuosi al mondo, con finti canali e
gondole che attraversano la zona dei negozi.
Di tutto questo forse salveremmo le fontane a ritmo di
musica del Bellagio che ogni ora eseguono una “danza” diversa. Un po’ meno poetica,
ma sicuramente d’effetto, la finta battaglia tra pirati al Treasure Island, con
esplosioni e palle di fuoco che si elevano al cielo. Tanto per concludere con
le esagerazioni, alla fine della Strip c’è l’hotel MGM, il più grande degli
Stati Uniti con le sue 5.000 camere.
Il Nevada, oltre ad essere il primo stato a legalizzare
il gioco d’azzardo, è anche quello in cui è più facile sposarsi. Non servono
molti documenti e neppure gli esami del sangue richiesti in atri stati. Per
questo la città pullula di Wedding Chapel in cui è possibile sposarsi in
qualsiasi ora del giorno o della notte. Praticamente ogni hotel ha una sua
Wedding Chapel.
Verso le dieci di sera ripartiamo per la Death Valley. Dopo
tutta questa confusione il deserto diventa una necessità.
I personaggi della serie televisiva "Affari di famiglia"
La fila per trovarli nel negozio Gold & Silver Prawn..
e chiedere un autografo per il nostro amico
e chiedere un autografo per il nostro amico
La Parigi di Las Vegas
Stravaganza nella Strip
Riproduzione di Manattan per la facciata dell'albergo New York New York
All'interno dell'albergo Luxor c'è anche
una copia della tomba di Tutankhamon
Vista notturna della Strip
Slot machine a perdita d'occhio
Il Venetian è uno degli alberghi più lussuosi del mondo
A Las Vegas è molto facile sposarsi e si celebrano
matrimoni a qualsiasi ora del giorno e della notte
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